Case di domani
2022
Siamo una “generazione indoor” che trascorre in media il 90 per cento del tempo in spazi chiusi (Organizzazione Mondiale della Sanità); in auto, in ufficio e soprattutto a casa, per un totale di circa 22 ore al giorno. E lo facciamo in modo inconsapevole, vivendo in ambienti sigillati, male illuminati e poco areati, in altre parole dannosi per la nostra salute.
Uno spazio confortevole e salutare necessita di energia per essere tale: la caldaia che garantisce la temperatura interna desiderata, il condizionatore che ci rinfresca nelle giornate estive, i sistemi di ventilazione meccanica che assicurano un adeguato ricambio d’aria comportano una spesa ambientale sempre meno tollerabile, della quale però ci si accorge spesso solo guardando la bolletta a fine mese. Gli edifici rappresentano infatti una fetta importantissima delle emissioni mondiali, occupando analogamente ai trasporti più del 30% dei consumi finali di energia in Europa (Eurostat).
Davanti a questi dati viene da chiedersi “quanto sappiamo degli edifici in cui viviamo”? Di casa nostra sapremo ricostruire a memoria con notevole accuratezza probabilmente tutti gli spazi interni, le stanze, gli oggetti, i colori, i muri, gli interruttori. Ma se ci chiedessero di valutare la qualità dell’aria interna o di parlare di ciò che si nasconde dentro a quei muri, non sapremmo rispondere. Occorre prendere consapevolezza di ciò ed iniziare a modificare le nostre abitudini.
L’idea del progetto “CASE DI DOMANI” nasce in questo contesto e si sviluppa sulla base del lavoro di ricerca di dottorato portato avanti da uno dei componenti del gruppo proponente, incentrato sulla creazione di un sistema di monitoraggio ambientale a basso costo e adattabile all’utenza. Da qui la volontà di iniziare un percorso di consapevolezza che aiuti i giovani a comprendere meglio il comportamento della loro casa, rendendola più confortevole ed energeticamente migliore. Tutto questo con un occhio sempre rivolto alla tecnologia e al nuovo paradigma dell’edificio intelligente o “smart building”.